David rivela di essere “ossessionato” da dubbi e insicurezze

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E’ uno degli attori più popolari del Regno Unito, ma David Tennant ammette di essere tormentato da dubbi su se stesso.

L’ex star di Doctor Who e del crime-drama di ITV, Broadchurch, sta per tornare sui nostri schermi, su BBC1, con il legal-thriller The Escape Artist, ma ha detto a Radio Times: “Nessuna critica è mai abbastanza buona, mentre quelle brutte sono come delle campane a morto. Sono ossessionato dall’idea che possa finire tutto, quindi cerco di creare dei posti di lavoro”.

L’attore scozzese, che ha ricevuto delle critiche entusiastiche per il suo attuale ruolo in Richard II, ha detto: “Deve essere una profonda insicurezza quella che mi fa cercare di migliorare me stesso, per dimostrare che non sono così patetico come mi immagino alle 4 del mattino”.

“Fisso il soffitto e mi chiedo: ‘Perché ho pensato che avrei potuto farlo?’ Ho davvero poco di cui lamentarmi, ma la mia carriera è anche questione di fortuna.
L’industria è brutale. Ho degli amici bravissimi che sono disoccupati, mentre altri lavorano continuamente e ti chiedi perché continuino a dargli da lavorare. Sono sicuro che alcune persone pensino lo stesso di me. Non c’è giustizia”.

David ha detto di non poter garantire la sua presenza nel sequel di Broadchurch, nonostante il successo della prima stagione, perché gli autori potrebbero anche decidere di non rinnovare il suo personaggio, ma che firmerebbe subito “se arrivasse la telefonata”.

Traduzione: Maureen

Fonte: http://www.whatsontv.co.uk/tv-news/news/david-tennant-reveals-hes-haunted-by-doubt-and-insecurity

David Tennant: “Sono stato tentato di scommettere sui misteri di Broadchurch e Doctor Who”

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Nel nuovo articolo di Radio Times, l’attore rivela di avere resistito a scommettere sull’identità dell’assassino di Broadchurch e del suo pensiero riguardo al fatto che ci siano pochi “political-drama” in TV.

L’attore ha rivelato che, pur avendo conoscenze intime all’interno dei due show, ha resistito alla tentazione di fare un colpaccio scommettendo sui “misteri” che ruotavano attorno a Broadchurch e Doctor Who.

All’inizio di quest’anno la nazione, e successivamente, i bookmaker, è stata attanagliata dal caso di chi uccise l’undicenne Danny Latimer del telefilm ITV – chi non lo conosce? – Broadchurch. Diversi mesi dopo, Doctor Who ha attirato nuovamente l’attenzione dei bookmaker con la questione di chi avrebbe preso il posto di Matt Smith, come Dodicesimo Dottore.

Parlando nel nuovo numero di Radio Times, Tennant, che ha interpretato il ruolo del detective Alec Hardy nel primo, e del Decimo Dottore nel secondo, dice che si è rifiutato di abusare della sua posizione. “Sapevo della scelta [di Peter Capaldi come Dodicesimo Dottore] alcuni giorni prima, ma non ho scommesso, così come non l’ho fatto quando Broadchurch è diventato il preferito dei bookmaker”.

“Sono stato tentato, ma poi, quando ho pensato che sarebbe venuto a galla, e che ci sarebbe stata una carneficina da parte della stampa… Di base è stata vigliaccheria, ma, si spera, anche mancanza di avarizia. Non pensate a me come ad un uomo privo di virtù”.

L’attore, che sarà anche il protagonista di The Escape Artist di David Wolstencroft, da martedì in TV, parla anche che l’essere maleducato e a muso duro come Hardy lo influenzerebbe nella vita.
“Mi piacerebbe essere maleducato” dice “Non cambia il mondo, ma ti fa sentire meglio ed è liberatorio. Mi piacerebbe essere più scortese con le persone che ti mettono il gomito in faccia in metropolitana o che non guardano dove vanno”.

The Escape Artist vede Tennant nel ruolo di Will Burton, un avvocato di talento che si specializza nell’abilità di riuscire a far liberare personaggi dalle strette spire giuridiche.
Dopo aver recitato in The Politician’s Husband all’inizio di quest’anno, comunque, si lamenta di come le serie “crime” siano più popolari dei “political drama”.

“Credo che la terribile verità sia che non abbastanza spettatori sono interessati. Invece dovrebbero. Se non hai un’opinione e non voti, non hai alcun diritto di lamentarti di niente. Stai zitto e paga le tue tasse. Questa è la mia domanda per i lettori di Radio Times: Perché ci sono così pochi political drama in TV? E perché non ci sono io in uno di quelli? Io sono pronto, ed ho alcuni buchi liberi l’anno prossimo!”

 

Traduzione: Maureen

Fonte: http://www.radiotimes.com/news/2013-10-21/david-tennant-i-was-tempted-to-bet-on-doctor-who-and-broadchurch-mysteries

David ha contribuito al Doctor Who At The BBC: Lost Treasures

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David è tra le tante stelle di Doctor Who ad aver contribuito alla nuova registrazione Doctor Who  At The BBC: Lost Treasures (Tesori Perduti). Un viaggio nel tempo dietro le quinte della storia di Doctor Who, presentato da Lousie Jameson.

Vi ricordate quando il Quarto Dottore ha nominato l’Open House di Pete Murray? O quando Lousie Jameson è stata minacciata da un Dalek? Vi ricordate June Whitfield che fa un provino ad un Dalek? Se così non fosse, questa è la vostra occasione per correre ai ripari. Con delle rarissime registrazioni, questa collezione è piena di perle. Ci sono contributi da ben sei attori principali, Jon Pertwee, Tom Baker, Sylvester McCoy, Christopher Eccleston, David Tennant e Matt Smith, oltre alle co-star Louise Jameson, Lalla Ward, Nicholas Courtney, Karen Gillan e Jenna Coleman, e personale di produzione tra cui Delia Derbyshire, Peter Howell, Pennant Roberts, Russell T Davies e Steven Moffat.
Inoltre ci sono curiosità sulla sigla dello show; il recupero di un episodio perduto; la cancellazione di Shada e la leggendaria esibizione a Blackpool, insieme a clip e registrazioni di programmi radio in diretta da una Doctor Who Convention.

In Italia non è ancora possibile acquistarlo, ma se vi trovate in UK o in USA, potete ordinarlo a questi link:

UK: http://www.amazon.co.uk/gp/product/1471305066?ie=UTF8&camp=3194&creative=21330&creativeASIN=1471305066&linkCode=shr&tag=dtennant-21&qid=1382369824&sr=8-1&keywords=doctor+who+at+the+bbc+lost+treasures

USA: http://www.amazon.com/gp/product/1471305066?ie=UTF8&camp=213733&creative=393177&creativeASIN=1471305066&linkCode=shr&tag=datethsi-20&qid=1382370062&sr=8-1&keywords=doctor+who+at+the+bbc+lost+treasures

Traduzione: Maureen

Fonte: http://tennantnews.blogspot.it/2013/10/david-tennant-contributes-to-doctor-who.html

Recensione da 5 stelle del Daily Express di Richard II

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Neil Norman, critico e scrittore teatrale inglese, commenta così l’interpretazione di David in Richard II:

Spesso rappresentato come effeminato e capriccioso, anche gay, Richard ha bisogno di un attore molto speciale per riuscire a trovare tutte le sfumature della sua personalità.

David è quell’attore. Dal momento in cui entra in scena, in una sorta di guaina dorata, con i lunghi capelli trattenuti da una corona, per partecipare al funerale di suo zio Gloucester, ci mostra con maliziosa precisione un uomo in balìa della propria vanità, sedotto dal suo ruolo di consacrato e abbastanza intelligente per essere consapevole di entrambi.
Mentre il suo ruolo diventa sempre più impegnativo e contestato dallo spietato Bolingbroke (Nigel Lindsay), i dubbi di RIchard sulla sua idoneità a governare trapelano come da ferite invisibili, mentre i dibattiti sub-testuali, pragmatista contro esteta, filisteo contro artista, si librano nell’etere.

La produzione di Gregory Doran è superbamente orchestrata dal funerale in apertura in un’altissima cattedrale gotica con tre soprani e musicisti, all’abdicazione di Richard, che si trasforma in un tiro alla fune per la corona con Bolingbroke.

Questa è una produzione lucida e dinamica, ricca di interpretazioni meravigliose. Dal John of Gaunt di Michael Pennington, al meravigliosamente sconcertato Duca di York di Oliver Ford Davies. La Regina di Emma Hamilton,  la Duchessa di York di Marty Cruickshank e la Duchessa di Gloucester di Jane Lapotaire, tutti hanno dato un contributo straordinario alla performance.

Il senso di “Inghilterra” prevale in tutto.
Di ritorno dall’Irlanda, Richard accarezza il terreno con la carezza di un amante, come se venisse nutrito dalla terra stessa.
Sia camminando come un David Bowie del quattordicesimo secolo, sia incespicando, trascinato come Cristo davanti al Ponzio Pilato di Bolingbroke, Tennant cattura l’androginia di Richard, suggerendo un uomo più asessuato che bisessuale. Ma non è un codardo. Quando gli assassini arrivano per lui, lui cade combattendo. Ero fortemente tentato di fare il tifo.

Traduzione: Maureen

Fonte: http://www.david-tennant.com/2009/id226.html

Richard II – Recensione dello Stratford Observer

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David Tennant torna sul palco della RSC – cinque anni dopo il suo bellissimo Amleto – indossando il ruolo del più vacillante dei re, Riccardo II, che, per quanto si sforzasse, alla fine si dimostra troppo debole per indossare la corona.

I suoi giorni nel Tardis sono ormai passati, ma non si è ancora celebrato in pompa magna il ritorno di Tennant sul palcoscenico, nonostante avesse già da tempo dimostrato di essere più che abile nelle opere di Shakespeare, ben prima di avere il fanclub urlante raccolto fuori dalla stage door.

Tennant, come in Amleto, sotto la direzione di Greg Doran, si muove come se avesse fretta di essere altrove. Le battute sono scandite con impazienza, come se fosse una mitragliatrice. Come un maratoneta che corre troppo in fretta, si teme che non sarà mai in grado di tenere il passo, ma questo re dai capelli fluenti è perfettamente calibrato, e brilla davvero quando si rende conto che i giochi sono finiti.
Il suo discorso sulla morte dei re è un momento in cui lascia attoniti, in una scena in cui ci sono i versi più poetici di tutto lo spettacolo, dopo che è stato letteralmente gettato a terra con un tonfo, sapendo che ormai la corona era perduta.

L’altalenante ascesa di Bolingbroke, il taciturno opportunista, contro il “mai zitto” Richard, Bolingbroke può spesso sembrare noioso e plumbleo, ma è un’audace e voluta interpretazione di Nigel Lindsay, che nella scena della deposizione eleva al meglio il ruolo di Tennant.

Però Tennant non è l’unico sotto i riflettori, alcune altre mani brillano, in particolare Oliver Ford Davies, che strappa delle risate con il suo Duca di York, miserabile come Meldrew, e quando Marty Cruickshank, la duchessa di York, si batte contro di lui, implorando per la vita di suo figlio con il neo-incoronato Bolingbroke, rischiano di mettere in ombra la scomparsa di Richard.

Recitato su scenografie piuttosto scarne, nonostante i recenti standard della RSC, Doran riserva i fuochi d’artificio per il finale, quando il palco si innalza come un razzo per rivelare la cella sotterranea di Richard, quando egli riconosce “Ho fatto pessimo uso del tempo, ed ora il tempo fa pessimo uso di me”.

Una produzione con costumi dell’epoca e delle musiche originali simil-medievali di Paul Englishby, la produzione di Doran non si sente come una vecchia scuola di diritto divino di Richard. E’ una produzione con una risonanza attuale, in un mondo ancora pieno di leader dispotici aggrappati al potere con ogni mezzo necessario, ben dopo aver perso il supporto della popolazione (sempre che l’abbiano mai avuto).

Riccardo II andrà in scena fino al 16 novembre. Lo spettacolo verrà anche trasmesso nelle sale cinematografiche di tutto il Regno Unito il 13 novembre.

Traduzione di Maureen

Articolo originale: http://www.stratfordobserver.co.uk/2013/10/18/entertainment-David-Tennant-as-Richard-II,-RSC,-Stratford-on-Avon-87398.html