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Neil Norman, critico e scrittore teatrale inglese, commenta così l’interpretazione di David in Richard II:

Spesso rappresentato come effeminato e capriccioso, anche gay, Richard ha bisogno di un attore molto speciale per riuscire a trovare tutte le sfumature della sua personalità.

David è quell’attore. Dal momento in cui entra in scena, in una sorta di guaina dorata, con i lunghi capelli trattenuti da una corona, per partecipare al funerale di suo zio Gloucester, ci mostra con maliziosa precisione un uomo in balìa della propria vanità, sedotto dal suo ruolo di consacrato e abbastanza intelligente per essere consapevole di entrambi.
Mentre il suo ruolo diventa sempre più impegnativo e contestato dallo spietato Bolingbroke (Nigel Lindsay), i dubbi di RIchard sulla sua idoneità a governare trapelano come da ferite invisibili, mentre i dibattiti sub-testuali, pragmatista contro esteta, filisteo contro artista, si librano nell’etere.

La produzione di Gregory Doran è superbamente orchestrata dal funerale in apertura in un’altissima cattedrale gotica con tre soprani e musicisti, all’abdicazione di Richard, che si trasforma in un tiro alla fune per la corona con Bolingbroke.

Questa è una produzione lucida e dinamica, ricca di interpretazioni meravigliose. Dal John of Gaunt di Michael Pennington, al meravigliosamente sconcertato Duca di York di Oliver Ford Davies. La Regina di Emma Hamilton,  la Duchessa di York di Marty Cruickshank e la Duchessa di Gloucester di Jane Lapotaire, tutti hanno dato un contributo straordinario alla performance.

Il senso di “Inghilterra” prevale in tutto.
Di ritorno dall’Irlanda, Richard accarezza il terreno con la carezza di un amante, come se venisse nutrito dalla terra stessa.
Sia camminando come un David Bowie del quattordicesimo secolo, sia incespicando, trascinato come Cristo davanti al Ponzio Pilato di Bolingbroke, Tennant cattura l’androginia di Richard, suggerendo un uomo più asessuato che bisessuale. Ma non è un codardo. Quando gli assassini arrivano per lui, lui cade combattendo. Ero fortemente tentato di fare il tifo.

Traduzione: Maureen

Fonte: http://www.david-tennant.com/2009/id226.html